INDICE NAZIONALE DEI DOMICILI FISCALI

📮 L’Inad è una sorta di “pagine gialle” delle email: tutti i cittadini potranno registrare il proprio domicilio digitale, associato a un indirizzo Pec, dove ricevere tutte le comunicazioni ufficiali dalla Pa, relative per esempio a rimborsi fiscali e detrazioni d’imposta, accertamenti e multe. 

Dal 6 luglio, da quando l’indice è consultabile, tutte le Pubbliche Amministrazioni prima di inviare una raccomandata devono verificare se il  cittadino abbia o meno indicato un recapito certificato su lnad.

Non ci sono più, quindi, raccomandate cartacee per i cittadini che hanno aderito al servizio.

📧 ✉️Le notificazioni telematiche degli avvocati costituiscono un obbligo introdotto dalla riforma Cartabia.

Oltre ai cittadini, possono eleggere il proprio domicilio digitale i professionisti che svolgono una professione non organizzata in ordini, albi o collegi.

Lo stesso possono fare gli enti di diritto privato non tenuti all’iscrizione all’Ini-Pec, sarebbe a dire il registro che raccoglie tutti gli indirizzi Pec delle aziende e dei professionisti presenti sul territorio nazionale.

Le pubbliche amministrazioni, i gestori di pubblico servizio e i soggetti privati aventi diritto possono verificare la presenza del domicilio digitale del cittadino sia in modo puntuale, attraverso singole consultazioni, sia massivamente, sfruttando apposite interfacce applicative (già disponibili) rese fruibili mediante la Piattaforma digitale nazionale dati.

L’Inad consente infatti di effettuare delle estrazioni multiple di domicili digitali relativi a elenchi di codici fiscali forniti dalle Pa, tramite delle interfacce di servizio informatiche (Api), sempre a titolo gratuito. 📤📬

💾 🛜 Digitalizzando e sostituendo interamente la raccomandata, gli enti stanno risparmiando sui costi cartacei e l’ambiente sta beneficiando del minor uso di carta. 🤩